Trentino Sviluppo

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MARKETING E PROGETTI DI SISTEMA PER LA NUOVA TRENTINO SVILUPPO

04/12/2014 - (d.m.) – La nuova Trentino Sviluppo? Sarà anzitutto un integratore di sistema, la chiave in grado di valorizzare le risorse espresse dal territorio, pubbliche e private, mettendole a fattor comune e semplificando accesso e fruizione da parte di imprese e cittadini. Qualche esempio? Un’unica area per il primo contatto con aziende e clienti, “pacchetti servizio” per valorizzare in modo unitario l’offerta di enti pubblici, soggetti privati, categorie economiche ed enti di ricerca, una task force dedicata alle imprese, una nuova unità per il marketing territoriale ed un’area che avrà il compito di attrare attività imprenditoriali ed investimenti da fuori provincia. Tra i 128 dipendenti – per il 70% laureati, 41 anni l’età media - ci sono le risorse in precedenza occupate da Trentino Sprint, Ceii Trentino, Progetto Manifattura, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine, Arca Casa Legno, tutte società ora incorporate nella “capogruppo”, così come parte del personale di Trentino Marketing non direttamente impiegato nella promozione turistica.

«Trentino Sviluppo - ha ribadito Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento - deve avere un ruolo di catalizzatore di tutti gli elementi positivi che il sistema Trentino è in grado di esprimere e deve farlo sul versante interno ma anche e sempre più verso l'esterno. Alla società di sistema è affidato il compito di dimostrare che siamo un territorio amico delle imprese, dove è bello e profittevole investire e lavorare. Lo deve fare in una logica cooperativa, che sappia combinare le imprese locali con capitali anche non locali. Il Pil non è l’unico indicatore di benessere e qualità della vita di un territorio, ma certo è uno dei parametri che misura l’efficienza e l’appeal di un sistema produttivo. Dobbiamo essere capaci di far ripartire la competitività delle nostre imprese e Trentino Sviluppo in questo può e deve aiutarci».
Frutto di un’accurata attività di mappatura ed analisi condotta con risorse esclusivamente interne, a costo zero, il nuovo assetto organizzativo di Trentino Sviluppo è oggi operativo. Nuove unità operative, un nuovo approccio verso l’esterno, nuove sfide da affrontare per raggiungere l’obiettivo di sempre: la crescita sostenibile del territorio.
«Aggiustare la rotta senza smarrire il senso di quanto fatto finora. Cambiare per poter rimanere gli stessi. Questo quello che abbiamo voluto fare», spiega il presidente Flavio Tosi.
Una riorganizzazione di sostanza, non un semplice restyling, resa necessaria dalle vicende societarie degli ultimi mesi: la costituzione della nuova Trentino Marketing, collocata in seno alla società di sistema, e la fusione nella “capogruppo”, da ultime, di Progetto Manifattura, Arca Casa Legno e Distretto del porfido e delle pietre trentine, prima realtà societarie distinte seppur controllate.
Ma a rendere urgente un profondo ripensamento del modo di essere e di operare di Trentino Sviluppo è stato l’orientamento strategico del socio di maggioranza, la Provincia autonoma di Trento, che nell’assemblea dell’estate scorsa ha chiesto una svolta: focalizzarsi su obiettivi strategici e riconfigurare l'assetto organizzativo per garantire servizi specialistici, integrando la funzione immobiliare-finanziaria, fino ad ora prevalente ma non più sufficiente. Gli snodi cruciali sono quindi l'innovazione - sia in senso diffuso, sia concentrata nei poli tecnologici - l'export, la nuova imprenditorialità, l'utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo e l'occupazione, la promozione di investimenti e, in generale, del differenziale competitivo del Trentino.
Per questo all’incontro di presentazione a categorie economiche, istituzioni della ricerca e parti sociali – tenutosi oggi, giovedì 4 dicembre, presso il Polo Tecnologico di Rovereto – hanno voluto essere presenti il presidente Ugo Rossi, il vicepresidente Alessandro Olivi e l’assessore Michele Dallapiccola.

La nuova organizzazione: cosa cambia

Ad affiancare il Consiglio di amministrazione presieduto da Flavio Tosi e composto da Fulvio Rigotti e Giovanna Flor sarà un team di quattro direttori a capo di altrettante “macro-aree”: tre dipartimenti dedicati a Sviluppo Economico (Filippo Manfredi), Marketing-Internazionalizzazione-Asset Turistici (Mauro Casotto), Turismo e Promozione (Paolo Manfrini), ai quali si affianca una Direzione Affari Generali (Stefano Robol) dove sono state unificate tutte le aree di servizio trasversali, dal personale alla segreteria, dagli appalti agli acquisti, dall’informatica alle analisi economico-finanziarie.
Netta quindi, rispetto al passato, la distinzione tra le diverse funzioni. Che per quanto riguarda l’impatto sull’esterno si sdoppiano: una funzione di produzione di servizi, a supporto di startup e nuove aziende, dei percorsi di innovazione e crescita delle imprese esistenti e di aiuto alle aziende in difficoltà, con un’unica area per tutti gli incubatori d’impresa ed in particolare i due poli di Progetto Manifattura e Meccatronica; ed una funzione di promozione e marketing territoriale, tipicamente “commerciale”, con il compito di gestire il primo contatto ed i rapporti con imprese e clienti, ma anche di guidare le aziende trentine verso nuovi mercati esteri, ricercare imprenditori interessati ad investire in Trentino ed attrarre nuove iniziative da fuori provincia.
La funzione di marketing territoriale prevede inoltre la creazione di “pacchetti servizio”, d’intesa e in collaborazione con categorie economiche, istituzioni formative, enti di ricerca, in modo da poter realizzare anche in ambito produttivo quanto ormai assodato nel settore turistico, dove l’ente pubblico non eroga direttamente servizi riservandosi piuttosto una funzione di “regia”, con l’obiettivo di mettere a fattore comune le diverse tipologie di offerta provenienti dal comparto ricettivo, dell’animazione e della promozione turistica, dalla produzione culturale, dal commercio, dall’artigianato e così via.
Lo stesso si farà con l’offerta di servizi integrati di localizzazione - a disposizione di aziende locali ma anche italiane ed estere - che combineranno l’eccellenza trentina della ricerca con le disponibilità di location di tipo immobiliare, i servizi finanziari, le agevolazioni e i contributi concessi dalla Provincia tramite APIAE con le opportunità formative e di aggiornamento professionale, gli strumenti di trasferimento tecnologico con le opere infrastrutturali come la fibra ottica, la competenza dei professionisti locali con il valore aggiunto rappresentato dal vivere in un ambiente come quello trentino.
Un approccio reso necessario dalla ricchezza e al tempo stesso complessità del sistema locale, dove Trentino Sviluppo ha censito circa 170 punti di contatto per le imprese operanti sul territorio. Serve pertanto fare sintesi e valorizzare al meglio il contributo di ciascuno, evitando doppioni e sovrapposizioni, in particolare tra offerta pubblica ed offerta privata.

Tra le priorità sulle quali si concentrerà l’attività della società di sistema (6 tipologie di clienti, 24 progetti e 73 attività rilevate) ci sono i servizi nell’ambito delle “smart specialisation”, ovvero i settori strategici sui quali la provincia ha deciso di focalizzarsi in sintonia con le direttive europee: tecnologie verdi e meccatronica, anzitutto, con piani integrati di filiera, la messa a disposizione di tecnologie abilitanti, iniziative di promozione e di attrazione ed il completamento dei due incubatori tematici dedicati a meccatronica e green-tech, che prevedono investimenti pubblici per circa 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni.

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