Trentino Sviluppo

EU-BIC
EU-BIC
Visit Trentino
Visit Trentino

Condominio Grigno, torna il lavoro negli spazi "ex Omga"

Cinque aziende acquistano parte dello storico compendio industriale

«Omga non era una fabbrica, era la fabbrica di Grigno. La prima attività produttiva a dare il via alla nostra zona industriale, stabilimento che a fine anni Settanta è arrivato ad occupare 150 addetti. Dalle ceneri di quella realtà nasce oggi un’esperienza positiva, stimolante per i nostri artigiani che hanno investito in nuove sedi e progetti di sviluppo». Leopoldo Fogarotto, sindaco di Grigno, saluta con un pizzico di commozione l’avvio del condominio artigianale di Grigno.

Dopo la chiusura nel 2010 di Omga Spa, azienda che realizzava macchinari per la lavorazione del legno, quei 19 mila metri quadrati di spazi produttivi nel cuore della zona industriale del comune valsuganotto al confine con il Veneto tornano a vivere ospitando cinque aziende espressione dell’artigianato locale.

La “formula condominio”: più aziende, stesso tetto

Dopo l’ex Calzedonia di Avio e l’ex Lowara di Malè, un altro importante immobile industriale si toglie di dosso l’etichetta di “ex” e torna ad accogliere nuove aziende e lavoratori. La formula è la stessa: un’area strategica rimasta improduttiva a seguito di una crisi aziendale, l’acquisto da parte della Provincia autonoma di Trento tramite Trentino Sviluppo e la successiva cessione a piccole aziende locali con il recupero dei capannoni dismessi per realizzarvi un “condominio artigianale”.
Sotto lo stesso tetto il “condominio produttivo” di Grigno ospita imprese edili, specializzate in impianti elettrici o termoidraulici, lavorazione di ferro e rottami. Nella nuova sede le aziende possono crescere e assumere personale, lontane dagli spazi angusti del centro storico del paese che in diversi casi ne condizionavano i piani di sviluppo.

Il video racconto

 

Un anno di lavori per “fare a pezzetti” la vecchia fabbrica

Per riconvertire il sito industriale dismesso in “condominio produttivo” Trentino Sviluppo ha investito 673 mila euro, spesa che verrà in parte sostenuta dalle imprese insediate.
Circa un anno la durata dei lavori che hanno portato al completo rifacimento del tetto, alla realizzazione di nuovi accessi carrabili e pedonali, degli allacciamenti elettrici, idrici e fognari alle varie utenze, ma anche di impianti tecnologici, recinzione esterna e realizzazione delle murature divisorie dei singoli lotti resi autonomi e personalizzati in base alle esigenze tecnico-produttive delle aziende.

Gli insediati crescono e portano lavoro

Quello che un tempo era un unico grande stabilimento è stato suddiviso in tanti moduli produttivi medio-piccoli, dove si sono insediate cinque aziende artigiane: Impresa Edile Gasperini Lucio, Termoidraulica Gasperini, Lumen Impianti Elettrici e le imprese individuali Furlan Cristian (carpenteria metallica), Gonzo Manlio (raccolta e lavorazione di materiali ferrosi e rottami).
Ma la richiesta c’è, seppur in periodo di crisi, e Trentino Sviluppo ha già avviato l’iter per l’insediamento di altre quattro realtà produttive, qualcuna di dimensioni interessanti e proveniente da fuori paese.
Porteranno progetti di crescita a nuovi posti di lavoro, e chissà che tra qualche anno la ferita aperta dalla chiusura della fabbrica Omga di Grigno non rimanga solo una cicatrice indolore.

 





Indietro