Trentino Sviluppo

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Fly, un pezzo di Trentino nei cieli del mondo

L'azienda di Grigno produce turbine per i motori degli aerei Rolls Royce


«Ditemi pure che sono un romantico, ma mi sorprendo sempre come la pressione di un interruttore porti la luce dove sono. Penso al mondo che si attiva dietro quell’interruttore: connessioni, chilometri di fili, persone, bacini, centrali e cavi che girano per l’Europa a farmi uscire di testa. Non hai idea di cosa si inneschi. È scienza per alcuni e mistero per me.
E così è quando l’aereo decolla, un momento al limite del magico. Seguo quell’esatto istante sedendomi vicino al finestrino e sopra le ali. Il rumore sordo e costante delle turbine mi rassicura e ricorda quel boato tipico dei temporali estivi in montagna. Il metallo lucido e intoccabile attira l’occhio e l’attenzione e so che al suo interno un motore eroga potenza e mi fa librare nell’aria assieme agli altri centinaia di compagni di viaggio.

L’aereo è un Airbus, un gioiello di tecnologia mondiale. I motori sono Rolls Royce ma non mi distraggo pensando alle sue macchine. Resto concentrato sulla terra che si allontana, sull’inclinazione dell’aereo e penso al pezzo di Trentino che mi sta facendo volare.
Fun case è il termine tecnico. Mega porta turbine è per gli ignoranti come me e sono prodotte in una fabbrica moderna di Grigno in Valsugana. Sorrido al pensiero che globalizzazione vuol dire anche questo: dei blocchi di titanio spediti a Grigno per essere lavorati abilmente da ingegneri e macchinari modernissimi, fino a trasformarsi in precisi sistemi aerospaziali in cui ogni millimetrica distorsione è bandita. 

Mi giro di nuovo verso le turbine e penso ai test cui vengono sottoposte, ma ancor di più penso allo sforzo di contenimento richiesto ai fun case. Le fanno esplodere. Sì, veramente. Usano dell’esplosivo e le palette saltano. Non so a che velocità girano quelle palette ma so che quando saltano non devono perforare il guscio.
Pezzi come questi non li produci dalla sera alla mattina, e Fly, l’azienda di Grigno che li progetta e li costruisce, non fa eccezione. Sono venuti in Trentino qualche anno fa perché avevano bisogno di ricercatori e università. Lavorare le leghe di titanio non è facile e prima ancora dei macchinari servivano i progetti e le persone.
L’incontro con l’Università è partito con il piede giusto e l’operatività di Trentino Sviluppo ha velocizzato il tutto. Servivano spazi, servizi e macchinari ad alte prestazioni. Servivano anche aiuti economici e piani a medio lungo termine. Ma network e cluster sono parole che in Trentino funzionano.

La parte immobiliare è stata garantita da Trentino Sviluppo, i macchinari più importanti sono di Pama, leader mondiale di macchine alesatrici con sede a Rovereto (TN), e le professionalità sono state condivise con l’Università di Ingegneria dei materiali di Trento.
Contratti come quelli dell’aerospaziale non si rinnovano di anno in anno. Sono commesse ventennali che devono garantire un altissimo standard di qualità a fronte di importanti investimenti. Airbus, e per lei Rolls Royce, seleziona partner solo di altissima qualità e affidabilità. Fly è uno di questi».

Il video del volo sperimentale


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