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BONFIGLIOLI HA SCELTO: IN TRENTINO LA NUOVA UNITÀ DI BUSINESS “MECHATRONIC DRIVES AND SOLUTIONS”

20/01/2016 - (d.m.) – Bonfiglioli Riduttori rilancia la scommessa sul Polo Meccatronica rafforzando il proprio radicamento in Trentino. A quattro anni dall’avvio del Bonfiglioli Mechatronic Research, operativo dal 2011 con una prima unità sperimentale composta da una decina di ricercatori, la multinazionale emiliana ha siglato oggi con la Provincia autonoma di Trento e con Trentino Sviluppo un’intesa che prevede la localizzazione a Rovereto della nuova unità di business denominata “Mechatronic Drives and Solutions”. Verranno da subito utilizzati ulteriori spazi nella sede esistente, con la prospettiva di costruire entro il 2018 un nuovo stabilimento all’interno del Polo Meccatronica. Importante l’incremento di fatturato atteso per l’unità produttiva di Rovereto, e di conseguenza anche la crescita dei livelli occupazionali che saliranno dagli attuali 30 occupati fino a 100 lavoratori. Trentino Sviluppo supporterà il piano di espansione di Bonfiglioli mettendo a disposizione ulteriori spazi produttivi ma anche servizi ad elevato valore aggiunto quali ad esempio i nuovi laboratori e la “facility” di prototipazione per la quale la Provincia di Trento ha stanziato 24 milioni di euro. L’intesa è stata siglata oggi, mercoledì 20 gennaio, dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, da Fausto Carboni, amministratore delegato Business di Bonfiglioli, dal presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi e dai rappresentanti sindacali di Fiom-Cgil, Michele Guarda, Fim-Cisl, Paolo Cagol, e Uilm Luciano Carmelo Atanasio.

«Il Trentino è stato scelto per la concretezza delle politiche che stiamo dimostrando di attuare - commenta Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro della Provincia autonoma di Trento – facendo del Polo Meccatronica una concreta e riconoscibile opportunità per lo sviluppo di gruppi industriali di qualità e dimensione internazionale. Vince così la nostra idea di costruire a Rovereto non solo una sede fisica per le imprese, ma una piattaforma dove sviluppare una politica industriale innovativa che si fonda sull’effettiva combinazione tra ricerca, formazione e produzione».
«La scelta di Bonfiglioli di realizzare dentro il Polo una nuova unità produttiva dedicata alla meccatronica – continua Olivi - rappresenta la chiusura di un cerchio e certifica che il progetto ha ormai acquisito una sua forte credibilità. Rovereto non è una sede periferica dove collocare un centro di ricerca o una micro unità produttiva, ma diventa la sede della divisione meccatronica di un grande gruppo industriale. Un elemento che fungerà sicuramente da stimolo nell’attrazione di altre aziende leader che vorranno cogliere il valore aggiunto di questo nostro progetto».
«Un accordo importante – ha evidenziato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – che avrà conseguenze concrete sullo sviluppo dell’intera filiera locale della meccatronica, non solo quindi delle aziende insediate dentro il Polo, e perché un’azienda di grande profilo internazionale come Bonfiglioli ci potrà aiutare nell’attrarre imprese ed investimenti in modo senz’altro più efficace di quanto l’ente pubblico da solo possa fare».
«L’avvio a Rovereto, cinque anni fa, di un piccolo laboratorio di ricerca su temi della meccatronica - ha sottolineato Fausto Carboni, Ceo Business di Bonfiglioli – si è rivelata un’esperienza estremamente positiva che ci ha convinti a prendere una strada più definita per il futuro, in quanto tutte le attività meccatroniche di Bonfiglioli avranno sede e riferimento in Trentino, dentro il Polo Meccatronica. Svilupperemo qui tutte funzioni legate alla meccatronica, che rappresenta l’ambito più avanzato delle nostre produzioni, e questo avrà ricadute importanti con la creazione di posti di lavoro di tipo qualificato sia per le attività inerenti le produzioni meccaniche di precisione, sia per quell’importante parte di ricerca e sviluppo per la quale possiamo anche contare sulla presenza di centri di eccellenza quali l’Università di Trento e la Fondazione Kessler».

Nel settembre del 2011 l’arrivo di Bonfiglioli in Trentino era stato un segnale importante ma numericamente poco più di una scommessa: una decina di ricercatori per avviare un nuovo centro di ricerche orientato alla meccatronica, il Bonfiglioli Mechatronic Research, a metà strada tra gli stabilimenti produttivi emiliani e la sede tedesca di Krefeld.
In quattro anni Bonfiglioli ha bruciato le tappe, dimostrando di credere in modo convinto nel progetto del Polo Meccatronica che nel frattempo è sbocciato divenendo una felice realtà. Nel giugno 2012 al centro ricerche si affianca una prima unità produttiva dove vengono assemblati i riduttori a gioco ridotto di nuova generazione (TQ) totalmente progettati a Rovereto. A dicembre 2013 il trasferimento dell’azienda nel nuovo edificio produttivo del Polo Meccatronica, appena inaugurato, con un raddoppio degli spazi produttivi occupati ed un potenziamento dell’unità di ricerca, con gli occupati che salgono gradualmente fino alle attuali 30 persone.
Ora la firma dell’intesa per un’ulteriore espansione dentro l’hub trentino dedicato alla meccatronica. Bonfiglioli localizzerà in Trentino la propria unità di business “Mechatronic Drives & Solutions” - una delle quattro diverse aree in cui si articola il gruppo industriale, le altre sono Power Transmissions Solutions (riduttori e motoriduttori per il controllo della trasmissione di potenza), Mobile & Wind Solutions (applicazioni per la costruzione, macchine agricole e movimento terra e eolico) e Photovoltaic Solutions – incrementando gli spazi produttivi attuali che già entro il prossimo anno passeranno da 2.200 a 3.000 metri quadrati, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento presso un edificio di nuova costruzione di circa 5 mila metri quadrati, sempre nell’ambito del Polo Meccatronica, che sarà realizzato da Trentino Sviluppo entro settembre 2018.
Bonfiglioli assumerà presso la sede di Rovereto altri collaboratori, tutte figure professionali di alto profilo, con priorità per i candidati idonei residenti nel territorio provinciale.
Una nuova fase di crescita aziendale nell’ambito della quale Bonfiglioli prevede di aumentare in modo consistente il fatturato generato dai prodotti realizzati in Trentino.
L’accordo prevede anche una partnership tra Bonfiglioli e Trentino Sviluppo per la promozione economica del Trentino, nell’ambito delle iniziative di attrazione di imprese ed investimenti e del Polo Meccatronica in particolare. La multinazionale emiliana supporterà Trentino Sviluppo nell’attività di scouting aziendale per la ricerca di nuove iniziative industriali da insediare nel Polo Meccatronica e metterà a disposizione di Trentino Sviluppo le proprie sedi estere come appoggio logistico per l’esplorazione di nuovi mercati.
Una particolare attenzione è riservata, nel testo dell’intesa, alla filiera locale delle imprese meccaniche, meccatroniche, informatiche ed elettroniche, con l’impegno da parte di Bonfiglioli a selezionare i nuovi fornitori prioritariamente tra imprese trentine, supportando al tempo stesso il trasferimento tecnologico ed organizzativo a favore degli operatori locali.
Trentino Sviluppo, da parte sua, darà supporto a Bonfiglioli nell’individuazione delle risorse umane necessarie attivando il network locale costituito dall’Agenzia del lavoro, scuole professionali e secondarie ad indirizzo tecnico e tecnologico, Università degli Studi di Trento. Inoltre fungerà da facilitatore nei rapporti tra Bonfiglioli ed i centri di ricerca d’avanguardia del territorio, tra cui Università e Fondazione Bruno Kessler e seguirà Bonfiglioli nell’attivazione dell’iter previsto per la richiesta dei contributi previsti dalla “legge unica sull’economia” a favore dei progetti di ricerca applicata.
Per quanto riguarda gli asset tecnologici, il Gruppo industriale potrà contare sull’eventuale utilizzo del “Fondo impianti”, riservato all’acquisto di macchinari ad elevata tecnologia da parte delle aziende operanti nella filiera meccatronica, ma anche sui laboratori e sulla “Facility” di prototipazione che la Provincia di Trento ha già finanziato con 24 milioni di euro di fondi europei e i cui lavori di realizzazione, dentro il Polo Meccatronica, verranno appaltati a breve. Laboratori unici nel panorama italiano che metteranno a disposizione del territorio e del Polo stesso un’innovativa piattaforma produttiva idonea a mettere in connessione imprese e mondo della ricerca, verso un’industria 4.0, la nuova frontiera della manifattura intelligente.

Il Gruppo Bonfiglioli
Fondato nel 1956, sede a Bologna, è fra i leader mondiali nella progettazione e produzione di motoriduttori di velocità, sistemi di azionamento ed automazione industriale, inverter e soluzioni per il fotovoltaico e motoriduttori epicicloidali, per centinaia di applicazioni diverse in tutto il mondo. Nel 2015 il fatturato si è attestato oltre i 700 milioni di euro con un incremento del 13% sull’anno precedente. I dipendenti ammontano, in tutto il mondo, a 3.500, di questi 1.400 in Italia, e sono distribuiti in 17 paesi nei quali sono insediati anche 13 stabilimenti produttivi.

L’Intesa con FBK, Università, Confindustria, Bonfiglioli e Dana
Un patto per serrare le fila e massimizzare l’effetto volano rappresentato dalle “buone notizie” che a cadenza ormai settimanale stanno scandendo l’importante crescita del Polo Meccatronica in Trentino. L’hanno siglato oggi, mercoledì 20 gennaio, a margine dell’intesa con Bonfiglioli, il vicepresidente dalla Provincia Alessandro Olivi, il presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi, il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, il presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo, il presidente di Confindustria Trento Giulio Bonazzi, l’amministratore delegato di Bonfiglioli Fausto Carboni ed il presidente del Dana Mechatronics Technology Center, Rino Tarolli. Constatata la convinta condivisione del Progetto Meccatronica da parte di importanti aziende top player di mercato - da Dana a Ducati, da Bonfiglioli a Fly, fino ai gruppi lombardi OMR e BLM - con l’accordo siglato oggi i diversi soggetti del “sistema Trentino” a vario titolo coinvolti hanno condiviso una strategia di medio periodo per rafforzare la filiera impresa-ricerca-formazione presso il Polo Meccatronica di Rovereto.
Tra gli impegni di Trentino Sviluppo per il triennio 2016-2018, oltre alla predisposizione di ulteriori spazi e opportunità, mettendo a disposizione delle aziende della filiera un fondo per l’acquisto di impianti tecnologici, c’è anche quello di definire e promuovere apposite strategie di attrazione di nuove iniziative imprenditoriali nel settore meccatronica, investendo in azioni di promozione mirate un budget complessivo di circa 1 milione di euro l’anno.
L’Università si impegna a promuovere un raccordo tra la formazione biennale post diploma e la laurea triennale in Ingegneria Industriale, in particolare mediante la predisposizione di percorsi formativi in stretta collaborazione con gli istituti tecnici industriali operanti a Rovereto e con le imprese, ma anche ad istituire un Master in meccatronica ed una Scuola di formazione permanente per il personale occupato nelle imprese del Polo Meccatronica.
Università e Fondazione Bruno Kessler, congiuntamente, si impegnano a contribuire alle attività della futura “Facility” con le proprie competenze scientifico-tecnologiche, mettendo a disposizione anche le infrastrutture tecnologiche e i laboratori già presenti sul territorio in un’ottica di network.
Confindustria, infine, si impegna a promuovere presso il proprio network le politiche di attrazione definite e realizzate da Trentino Sviluppo con l’obiettivo di accrescere l’attrattività del Polo Meccatronica e della nuova “Facility” tecnologica per la prototipazione rapida, collaborando in specifiche azioni di formazione specialistica per le aziende associate.

La video intervista


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