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LE IMPRESE TRENTINE PUNTANO AL REGNO UNITO CON FOOD, MECCANICA E DESIGN

27/01/2016 -

 (f.r.) Il Regno Unito, con la sua cultura internazionale, l'efficienza burocratica e il sistema fiscale più leggero, rappresenta senza dubbio uno dei mercati strategici per le aziende che vogliono aprirsi al contesto internazionale. Tra queste non mancano le realtà trentine, con settori già avviati, come quello dell'agroalimentare, e grandi potenzialità anche nella meccanica e nel design. Se ne è parlato questa mattina nell'ambito della presentazione Paese “ll Regno Unito si presenta al Trentino” organizzata presso il Polo Tecnologico di Rovereto da Trentino Sviluppo in partnership con Provincia autonoma di Trento e Camera di Commercio di Trento, grazie al supporto della rete Enterprise Europe Network e la collaborazione della Camera di Commercio Italiana a Londra. L'incontro è stata l'occasione per annunciare che proprio il Trentino ospiterà dal 22 al 25 ottobre 2016 la convention internazionale delle Camere di commercio italiane all'estero, a Riva del Garda. Un'occasione unica per promuovere il territorio e le sue imprese a livello mondiale.

La qualità dei prodotti trentini è di grande appeal sul mercato internazionale. Un'occasione da cogliere attraverso la conoscenza dei territori più promettenti. Tra questi c'è la Gran Bretagna, con il suo sistema economico forte e i consumi in crescita, in tutti i settori. Un Paese che sempre più sta attirando l'attenzione delle imprese trentine che puntano all'internazionalizzazione, come testimonia la buona partecipazione alla presentazione Paese “Il Regno Unito si presenta al Trentino”, tenutasi questa mattina nella sede di Trentino Sviluppo.
L'incontro si è aperto con i saluti istituzionali che hanno visto la presenza, per Trentino Sviluppo, della consigliera delegata Giovanna Flor e di Renata Diazzi, direttrice dell'Area Commercializzazione, Internazionalizzazione e Attrazione.
L'idea di questo evento nasce dall'attività di analisi condotta da Trentino Sviluppo e rivolta da un lato all'ascolto delle esigenze delle imprese trentine, dall'altro alla valutazione delle reali possibilità di mercato delle aziende locali nel Regno Unito. Analisi che ha evidenziato un grande interesse e potenzialità interessanti.
Alcune realtà imprenditoriali e commerciali trentine sono già presenti in Gran Bretagna, in particolare nel settore agroalimentare, caratterizzato da una tipologia di consumo che premia il prodotto di nicchia e di fascia alta. Buone prospettive si registrano anche in altri ambiti, tra cui, in particolare, quelli della meccanica-meccatronica e del design-arredamento.
Raffaele Farella, dirigente per l’Internazionalizzazione della Provincia autonoma di Trento, ha ricordato l'importanza del mercato inglese per il Trentino. “Un Paese – ha evidenziato - che registra una forte crescita degli investimenti e che rappresenta oggi la quarta destinazione dell'export delle nostre imprese. La forza del Regno Unito sta nella contemporanea crescita degli investimenti e dei consumi delle famiglie, con nuove opportunità per il made in Italy”.
L'importanza della collaborazione tra gli enti per l'organizzazione di questo evento informativo è stata sottolineata dal dirigente della Camera di Commercio di Trento Luca Trentinaglia. L'incontro di oggi è stato l'occasione per annunciare in anteprima che, proprio il Trentino, ospiterà dal 22 al 25 ottobre 2016 a Riva del Garda la convention mondiale delle 80 camere di commercio italiane all'estero. Un risultato che premia la collaborazione tra Trento e Bolzano per la presentazione della candidatura e che rappresenta un'importante occasione di contatto diretto tra le imprese trentine e i referenti delle camere di commercio operanti in tutto il mondo.
L'intervento di Leonardo Simonelli Santi, presidente della Camera di Commercio Italiana a Londra e past-president di Assocamerestero, ha stimolato il confronto fin da subito con l'analisi delle specificità delle aziende presenti. Simonelli Santi ha esposto i punti di forza del mercato inglese, alla base del suo potere attrattivo nei confronti dell'Italia. I dati parlano di oltre mille sussidiarie italiane presenti in Gran Bretagna, con un prodotto di 60 miliardi di sterline e 100 mila persone impiegate. “In Inghilterra sono presenti tutti i grandi attori del mondo economico – spiega Simonelli, - è come una grande fiera continua. È il primo passo da compiere per aprirsi all'estero, grazie alla presenza di una cultura internazionale. A questo si aggiungono l'accoglienza verso chi crea lavoro, con una fiscalità più leggera, una grande efficienza burocratica e una stabilità generale del sistema economico che riesce a superare i contrasti mettendo al primo posto il bene comune”.
Circa 35 le imprese presenti questa mattina, appartenenti ai settori della meccanica-meccatronica, dell'agroalimentare e del design/arredamento. Ambiti ai quali è stata dedicata la seconda parte della mattinata con focus specifici condotti da Zach Witton, Deputy Chief Economist di EEF, the Manufacturers’ Organization (l’organizzazione britannica che raccoglie e rappresenta le industrie meccaniche, ingegneristiche e manifatturiere) e Verena Caris, vicesegretario generale della Camera di Commercio Italiana a Londra. I partecipanti hanno potuto dialogare con gli esperti e ricevere preziose informazioni sullo stato di questi settori in Gran Bretagna e sulle strategie da adottare per entrarvi con i prodotti trentini.
Tra i consigli per affrontare l'ingresso nel mercato inglese, come spiega Verena Caris, ci sono la valorizzazione della tradizione unita, però, sempre, alla spinta innovativa, la cura nella presentazione e promozione dei prodotti e un servizio ottimale. Per iniziare, può essere consigliabile un investimento limitato, una sperimentazione, per poi entrare in modo più massiccio nel mercato, una volta guadagnata la fiducia dei consumatori.

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