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Il Nobel Michael Kosterlitz in visita a Polo Meccatronica e alla ProM Facility

24/08/2017 - (d.m.) – Tra fasci laser applicati a processi di sinterizzazione di polveri metalliche e macchinari di “additive manufacturing” Michael Kosterlitz, premio Nobel per la Fisica 2016, ha dimostrato di trovarsi decisamente a suo agio. Giunto in Trentino in occasione del Rock Master Festival, l’apprezzato scienziato e celebre alpinista ha voluto cogliere l'opportunità di conoscere l'innovativo laboratorio di prototipazione rapida industriale di Polo Meccatronica, dove ha apprezzato la forza tecnologica dei macchinari presenti e approfondito l'attività di ricerca applicata e sviluppo condotta dalla ProM Facility. Ad accompagnarlo Mauro Casotto, della Direzione Operativa di Trentino Sviluppo, e Paolo Bosetti, docente dell’Università di Trento e responsabile scientifico dei laboratori.

Dopo aver visitato, nella mattinata di ieri, i laboratori del Dipartimento di Fisica delll'Università di Trento, Michael Kosterlitz ha voluto “toccare con mano” i laboratori di prototipazione rapida di Polo Meccatronica dove si concretizzano i principi dell’Industria 4.0 e prendono forma nuovi processi produttivi che disegneranno la fabbrica intelligente del futuro. In ProM Facility ha potuto vedere all’opera la prima macchina utensile integrata venduta in Italia che funziona contemporaneamente come centro di lavoro per la fresatura a controllo numerico su cinque assi e come sistema di produzione additivo mediante sinterizzazione e fusione di polveri metalliche tramite fascio laser, ma anche le stampanti 3D metalliche, la taglio laser combinato e tante altre apparecchiature.
Tante le domande e le curiosità del fisico britannico puntualmente soddisfatte delle spiegazioni tecniche del prof. Paolo Bosetti e di Mauro Casotto che ha anche presentato i laboratori nel progetto di Polo Meccatronica che vede la presenza di imprese, centri di ricerca e scuole.
Michael Kosterlitz, docente di fisica alla Brown University, ha ricevuto il premio Nobel lo scorso anno insieme a David Thouless e Duncan Haldane “per le scoperte teoriche di transizioni di fase topologiche e fasi topologiche della materia”, cioè i passaggi che avvengono da uno stato all'altro della materia in condizioni inusuali. I loro studi hanno aperto nuove strade per lo sviluppo dei superconduttori, materiali superfluidi che non offrono resistenza al passaggio dell'elettricità, utili per le loro potenzialità nel campo dell'elettronica del futuro.
Figlio di ebrei fuggiti dalla Germania nazista, Kosterlitz è arrivato in Italia negli anni settanta con un futuro da scienziato ancora da scrivere e con un presente fatto soprattutto di alpinismo e scalate, diventando una leggenda con la risalita, prima nella storia, di una fessura di sette metri nella roccia su un masso nella Valle dell’Orco in Piemonte. Per questo domani, venerdì 25 agosto, “Mike” Kosterlitz sarà l’ospite d’onore ad Arco in occasione della 12° edizione degli Arco Rock Legends, gli Oscar dell’arrampicata sportiva.


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