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L’export spinge la crescita italiana e le imprese trentine non stanno a guardare

I dati definitivi relativi al commercio estero del 2017 certificano che l’export di Made in Italy nel mondo ha fatto segnare un nuovo record con un incremento del 7,4% rispetto al 2016. Scopriamo insieme su quali mercati puntare nel 2018 e le performance registrate dalle imprese trentine.

Oltre 448 miliardi di euro: questo è il valore dell’export italiano nel 2017 secondo i dati diffusi dall’Istat. Numeri che confermano quanto l’export rappresenti un fattore decisivo per l’economia italiana e come debba essere considerato l’elemento più dinamico di tutto il sistema economico nazionale.
L’unico dato “negativo” è quello relativo al saldo fra esportazioni ed importazioni registrato in diminuzione di quasi 2,2 miliardi di euro per effetto di un aumento dell’import ancora più consistente rispetto al progresso fatto registrare dall’export.
L’incremento delle vendite di prodotti Made in Italy, rispetto al 2016 (ricordiamo però che questi dati sono ancora aggiornati a novembre 2017), ha coinvolto tutte le principali categorie merceologiche ed fra gli stati che hanno comprato maggiormente il “brand Italia” figurano, oltre ai tre più importanti mercati di sbocco (Germania, Francia ed USA), anche Paesi come Cina e Spagna, capaci entrambi di incrementare i loro acquisti dall’Italia per una cifra complessiva superiore ai 2 miliardi.
Proprio della “potenza” dell’export italiano ha recentemente parlato anche il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, che ha sottolineato come il tessuto imprenditoriale italiano, formato per circa il 99% da PMI, potrebbe addirittura esserle invidiato da più di un Paese. E forse è proprio questo l’elemento, o perlomeno uno degli elementi, che consentono al Belpaese di “cadere sempre in piedi” e di registrare quest’anno un’espansione economica (+1,4%) ben al di sopra delle aspettative.
A corroborare tale tesi vi sono altri dati che dimostrano come, nel 2017, l’export italiano (+7,4%) sia aumentato più di quello francese (+6,8%) e di quello tedesco (+6%).
Su quali Paesi puntare nel 2018?
All’inizio di ogni nuovo anno ci si ritrova ad interrogarsi su quali siano i Paesi migliori su cui puntare per incrementare le vendite sui mercati esteri ma chiaramente, non esiste una risposta univoca a questo tipo di domanda.
Molto dipende in effetti dal settore merceologico in cui opera l’azienda, dal livello di internazionalizzazione già raggiunto e, in un certo senso, anche dalla volontà dell’impresa di investire su mercati considerati più “sicuri” piuttosto che su realtà emergenti.
Per il 2018 per le aziende che hanno intenzione di operare una scelta più “conservativa” il consiglio è quello di orientarsi sui tre Paesi che, in assoluto, acquistano più Made in Italy a livello globale vale a dire Germania, Francia e Stati Uniti.
Fra le potenziali sorprese che hanno però il vantaggio di mantenere una quota di rischio molto residuale spiccano invece altri tre mercati - Spagna, Polonia, Repubblica Ceca.
Infine fra i grandi Paesi impossibile trascurare Cina, India, Russia e Sudafrica anche se le vere scommesse da vincere per il 2018 potrebbero essere rappresentante da Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Messico, Ghana, Qatar e Perù.
Focus sull’export trentino
Per quel che riguarda invece il Trentino, stando ad i dati Istat, diffusi dalla Camera di commercio di Trento relativi al terzo trimestre del 2017, si nota come a fronte di un aumento medio nazionale del 6,1%, si concretizzi un andamento molto positivo della provincia di Trento e di Bolzano, il cui export è cresciuto rispettivamente del 9,7 e del 7,4%.
In particolare per quanto riguarda la provincia di Trento l'aumento dell'export è dovuto un incremento delle vendite generalizzato e che abbraccia quasi tutte le aree geografiche, fatta eccezione per quella asiatica dove i valori esportati restano molto simili al dato del 2016.
Fra i prodotti che registrano i volumi di crescita più significativi segnaliamo macchinari ed apparecchi nca (+19,4%), prodotti alimentari e bevande (+17,7%), mezzi di trasporto (+14,8%), sostanze e prodotti chimici (+9,2%), legno e prodotti in legno (+8,2%) e metalli di base e prodotti in metallo (6,7%).
A livello settoriale invece l’export delle imprese trentine (si consideri che circa 1200 coprono oltre l’85% dell’export complessivo della provincia) ha subito un vero e proprio boom nel settore dei mezzi di trasporto (+48,8%) seguito dal settore chimico (+16,2%) e da quello agroalimentare (+9,9%).
Infine si evidenzia che fra i principali Paesi destinatari dei prodotti trentini ottime performance arrivano da Germania (+16,5%), Stati Uniti (+10,6%), Regno Unito (+9,9%) e Francia (+9%).




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