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A CASA ROSSATO DI SALIZZOLE (VERONA) VA LA CERTIFICAZIONE ARCA

05/12/2014 - (e.d.) Una casa unifamiliare su due piani, interamente costruita in legno, 210 metri quadrati di superficie. Tra i primi edifici residenziali privati certificati ARCA costruiti fuori provincia. Nei giorni scorsi la consegna della targa. Il progettista: “Costruita in quattro mesi, permette di risparmiare sull’energia fino a tre volte rispetto ad un’abitazione di quindici anni fa”. Dotata di pompa di calore per riscaldare e rinfrescare i pavimenti, che si alimenta grazie all’elettricità prodotta da un impianto fotovoltaico, ha anche pannelli solari per produrre l’acqua calda. I residenti: “La abitiamo da un anno, è bellissima”. L’ingegner Carlin, responsabile della certificazione ARCA: “Presto un progetto per assistere i residenti nel monitoraggio degli impianti”.

“Quando cinque anni fa abbiamo iniziato a guardarci intorno per realizzare la nostra casa, non pensavamo che ne avremmo costruita una in legno. Oggi entrarci è bello, l’abitabilità è di ottimo livello, anche il clima e la sensazione che si provano a viverci meritano”, racconta Claudio Rossato che con la moglie Lisa abita nella casa privata certificata ARCA Silver, primo marchio di qualità e salubrità per le costruzioni in legno.
La targa ARCA è stata consegnata nei giorni scorsi a Salizzole, in provincia di Verona. “Trattandosi di un’abitazione privata abbiamo cercato di essere poco invadenti nei controlli, ma abbiamo lavorato con estrema motivazione ed oculatezza, vedendo che questa famiglia stava costruendo la casa dei propri sogni”, dichiara Marco Mari, responsabile progetti per Bureau Veritas, che ha effettuato i servizi di verifica per la certificazione.
“Un protocollo, quello della certificazione sulle abitazioni in legno – spiega il responsabile della certificazione ARCA Nicola Carlin – che garantisce molto più del semplice risparmio energetico. Realizzate con criteri antisismici, le abitazioni hanno un’ottima acustica, i dettagli sono curati, ma soprattutto si tratta di edifici salubri. Non ci sono intonaci inquinanti e questa costruzione ha un ottimo impianto di ventilazione: niente aria viziata, qui è tutta fresca e ricca di ossigeno”.
Oltre alla parte strutturale anche la copertura è in parte realizzata di legno, con una struttura isolante da 16 centimetri di fibra, camera di ventilazione e estradosso in coppi di cemento. E i serramenti sono in legno triplo vetro.
Una casa che farà risparmiare, a chi la abita, sulle spese energetiche: “Si tratta di un edificio quasi passivo, in grado di produrre l’energia che consuma – spiega il progettista, l’architetto Luca Giovannoni – l'abitazione è dotata di una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza, che produce l'acqua calda sanitaria e alimenta il riscaldamento a pavimento. Il tutto è integrato da un impianto solare per l'alta temperatura e da un impianto fotovoltaico di complessivi 6 Kw che produce quasi tutta l’energia elettrica per la pompa di calore”. Rispetto agli edifici di quindici anni fa, Giovannoni stima che il risparmio energetico sia del 300%. “Viviamo qui solo da un anno e non abbiamo ancora avuto modo di fare i conti esatti – spiega Claudio Rossato – ma siamo fiduciosi. Senza contare che non siamo allacciati alla rete metano, e già non vedere quei 300-400 euro di spesa in bolletta ci rasserena”.
Ridotti i tempi per realizzarla: “Una volta che è stato pronto il basamento in cemento, la casa è stata costruita in soli quattro mesi”, spiega l’ingegner Marco Pompili, di Legnocase, che fa il punto sulle altre certificazioni in corso: “Oltre questa casa privata stiamo realizzando scuole ed edifici pubblici. Al momento abbiamo altri sei progetti in cantiere”.

Per il futuro invece ARCA pensa ad aiutare gli inquilini delle abitazioni nel monitoraggio dell’impiantistica: “Ci siamo accorti, con questo primo edificio residenziale, che chi ci vive ha bisogno di essere informato e accompagnato. Si tratta spesso di informazioni specifiche, tecniche, che vanno rese fruibili a chi non è del settore. Non escludiamo la possibilità di sviluppare dei sistemi per la gestione del monitoraggio in remoto, da computer”, conclude Nicola Carlin.

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