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CULTWAyS, le vie culturali su smartphone

Una app sperimentale unisce Italia, Germania e Spagna

C’è il torrente Maso, che segnava il confine tra le linee austriache e quelle italiane. La postazione dei fucilieri e Villa Pavlinka, la baracca segreta sotto il municipio. Sono i luoghi che segnano la tragica mappa del “Sogno di Carzano”, il fatto bellico che nell’autunno 1917 avrebbe potuto cambiare le sorti della Prima Guerra Mondiale, facendo di questo piccolo borgo della Valsugana Orientale una sorta di “Caporetto” al contrario.

Quanti oggi percorrono quei luoghi, teatro del sacrificio di 800 bersaglieri, potranno presto riviverli grazie ad una app curata dagli studenti dell’Istituto Alcide Degasperi di Borgo Valsugana. L’applicazione per smartphone fa parte del progetto europeo Cultways, che si snoda tra diversi itinerari turistico-culturali di Italia, Germania, Francia e Spagna.

Cultways, turismo culturale su smartphone e tablet

Cultways sta per CULtural Tourism WAys through mobile Applications and Services, progetto europeo coordinato da Trentino Sviluppo. L’avvio ufficiale a Copenaghen nel dicembre 2011, la presentazione dei primi risultati a Rovereto due anni dopo, nel dicembre 2013. Due i percorsi sui quali si è focalizzato Cultways: il Cammino di Santiago, primo itinerario culturale europeo, e la Via Claudia Augusta, corridoio lungo il quale molti uomini, con le loro lingue e culture diverse, hanno viaggiato attraverso Italia, Austria e Germania. Ma l’applicazione può essere estesa a qualsiasi itinerario culturale in Europa.
L’obiettivo è di realizzare una app sperimentale in grado di fornire all'utente informazioni specifiche e personalizzate sul luogo in cui si trova: consigli di viaggio, guide virtuali, percorsi turistici ed enogastronomici, piuttosto che opportunità culturali quali mostre, musei, spettacoli.
Il progetto ha visto una prima fase di analisi di mercato e di mappatura dei servizi esistenti a livello europeo. Un secondo filone di lavoro ha riguardato l’analisi del territorio e delle risorse da promuovere ed è stata realizzata in collaborazione con gli enti territoriali e i soggetti turistici e culturali coinvolti. Quindi la “fase tre”, con la selezione, tramite bando, delle aziende a cui affidare il compito di realizzare il dimostratore. Si tratta di una app non commerciale e per ora funziona in ambiente Android.

Vie culturali, un’opportunità per le aziende locali

La Commissione Europea, tramite la Direzione Imprese ed Industria, ha approvato per i servizi pilota di Cultways un budget complessivo di 667 mila euro, coperti per il 75% da contributi europei (pari a 500 mila euro). La parte trentina del progetto ha potuto contare su un investimento complessivo di 150 mila euro. Trentino Sviluppo, alla quale è stato affidato il coordinamento dell’iniziativa, ha lavorato assieme ad altri quattro partner: Innova Spa di Roma, bavARia e.V. di Gilching (Germania), Encadre-Cica (International Center for Advanced Communication) di Sophia Antipolis (Francia) e Fundación Tecnología Social di Madrid (Spagna). Diversi i vantaggi e le ricadute locali attese dal progetto, che dimostra il potenziale delle tecnologie mobili nel settore del turismo e la loro adattabilità, fornisce uno stimolo alle industrie emergenti, con un concetto innovativo di mobilità, e offre la possibilità di creare un settore di servizi completamente nuovo.
I clienti finali dei servizi sono i turisti interessati al patrimonio culturale, alle attività all’aria aperta e al turismo ecocompatibile. E ne beneficiano anche musei, alberghi, ristoranti, uffici turistici, commercianti, agenzie di viaggio, attività artigianali ed imprese locali coinvolte nei servizi legati a turismo, informazione, sicurezza, agroalimentare e benessere.


 

Dagli open data al crowd sourcing

La sperimentazione sul territorio della Valsugana legato alla Via Claudia Augusta ha aperto importanti questioni di carattere tecnico e tecnologico che riguardano non solo la gestione dei dati turistici provenienti da Paesi diversi e che rispondono a convenzioni diverse, ma anche l’utilizzo degli open data e del crowd sourcing o ancora le interfacce di programmazione. In questa prima fase si è affrontato anche il tema dell’accessibilità turistica, un sinonimo di qualità dell’offerta che non vuol dire solamente abbattimento delle barriere architettoniche ma anche accesso e fruizione delle informazioni digitali ad un’ampia varietà di utenti.

Sviluppi futuri

Il team di Trentino Sviluppo ha preso contatti con i referenti del Gruppo Europeo di Interesse Economico (GEIE) della Via Claudia Augusta per dare continuità alla promozione di questa via e dei suoi tesori dal punto di vista storico e culturale. Sono stati avviati contatti con l'Istituto Europeo delle vie Culturali per una possibile estensione del dimostratore in altri contesti.

Il video racconto


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