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Sapes Spa, nuovi investimenti a Condino con il supporto di Trentino Sviluppo

29/07/2010 -

(d.m.) – Sapes Spa e Officine Giudicariensi Srl di Condino, facenti capo al gruppo Sawam Trasmissioni Spa, guardano avanti con maggiore serenità e si apprestano a concretizzare il piano industriale che prevede importanti investimenti negli stabilimenti trentini. A contrastare gli effetti di una crisi che ha colpito duramente il settore meccanico, ecco la firma dell’operazione di lease-back decisa dalla Provincia di Trento e concretizzata da Trentino Sviluppo Spa. L’accordo prevede l’acquisto di una parte del compendio industriale di via Roma 160 a Condino, per un valore di 4,16 milioni di euro, a fronte dell’impegno del Gruppo Sawam a riacquistare l’immobile entro il termine di 18 anni, versando dei canoni periodici, e a garantire il mantenimento in Trentino, fino al 2015, di almeno 122 unità lavorative annue.

L’operazione - sottoscritta da Marzia Buccio, presidente di Sawam Trasmissioni Spa, Giuliano Sossi, vicepresidente di Sawam ed amministratore unico di Sapes Spa e OG Srl, e Diego Laner, consigliere delegato di Trentino Sviluppo - riguarda due porzioni del capannone situato a Condino, in via Roma 160, attualmente utilizzate da Sapes Spa e OG Srl. Previsto dal quinto aggiornamento del Piano attività 2008-2010 di Trentino Sviluppo, approvato dalla Giunta provinciale nel marzo scorso, l’intervento è stato perfezionato, come da perizia asseverata sull’immobile, ad un valore di 4 milioni e 160 mila euro.
La firma è accompagnata dall’Accordo aziendale sottoscritto anche dall’Assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia di Trento Alessandro Olivi, nel quale la ditta si impegna al rispetto di precisi vincoli occupazionali, pari a 122 unità di lavoro annue (ULA) dal 1 agosto 2010 al 31 luglio 2015, all’attuazione del Piano industriale completo del Piano di investimenti, al mantenimento delle sedi produttive a Condino e Storo o comunque nel territorio provinciale, al mantenimento dell’attuale assetto societario e a rafforzare il proprio legame con il territorio trentino in un’ottica di filiera.
«Negli indirizzi che hanno orientato le scelte della Giunta provinciale rispetto alle priorità di intervento a sostegno delle aziende in questo periodo di crisi – spiega l’assessore Alessandro Olivi – abbiamo cercato di tener conto di parametri importanti quali il livello occupazionale e la stabilizzazione di attività innovative, ma anche del tema della territorialità. L’operazione su Sapes, azienda metalmeccanica importante e dalle robuste tradizioni, rappresenta quindi un segnale di attenzione e di vicinanza ad un territorio, la valle del Chiese, caratterizzato da un’economia in un certo senso più fragile rispetto ad altri ambiti del territorio provinciale. L’operazione a sostegno di questo sito produttivo è molto importante per la valle, perché significa confermare la presenza di un’azienda capace di creare posti di lavoro anche in funzione di una diversificazione dell’economia, verso una multisettorialità produttiva sempre più importante, stabilizzando un presidio manifatturiero in grado di trainare altre componenti del territorio».
«Un intervento – aggiunge Diego Laner , consigliere delegato di Trentino Sviluppo – che genererà la liquidità adeguata per consentire all’azienda la realizzazione di nuovi prodotti, garantendo al contempo la necessaria competitività sui mercati anche a livello internazionale. È tra l’altro evidente che il rafforzamento dell’azienda consentirà anche il consolidamento dei posti di lavoro del personale dipendente, valorizzando le notevoli professionalità presenti in azienda».

Il gruppo Sawam, che nasce dalla storica azienda Società Anonima Prodotti Elettrofucinati e Stampati (o Sapes) fondata nel 1933 a Milano da Emilio Miglio, è presente in Trentino, ed in particolare nella valle del Chiese, a partire dal 1947 quando Emilio Miglio ed il figlio Gianfranco fondano a Storo le Officine Giudicariensi (società che tuttavia è diversa dalla Srl omonima attuale), modificando peraltro la tecnologia di produzione delle bulloneria mediante stampaggio a freddo.
Le odierne Sapes Spa e OG Srl, facenti capo al Gruppo Sawam, rappresentano una realtà significativa sia in termini occupazionali (143 addetti nel 2009) che in termini di volume d’affari gestito, anche se la crisi internazionale che ha colpito in modo pesante il settore meccanico ne ha ridimensionato i valori, con un fatturato che in un solo anno è sceso da 30 milioni (2008) a circa 13 milioni di euro (esercizio 2009).
La quota principale di fatturato è realizzato da Sapes Spa che si occupa di stampaggio a caldo di semiassi, pignoni, forcelle destinati alla trasmissione in genere di mezzi per il settore agricolo, industriale e marino, mentre la società OG si occupa di stampaggio a freddo di tiranti sterzo e perno ruota per auto, aste per motori diesel di media e grossa dimensione. Sawam Trasmissioni Spa, infine, la holding del Gruppo, realizza lavorazioni meccaniche, effettua trattamenti termici oltre a svolgere attività di direzione e coordinamento delle società controllate.
Tra le principali commesse del gruppo Sawam figurano grossi clienti quali Case New Holland-Fiat, ZF Lemforder, Caterpillar, Man, Rejna, Lieberher, Renault, Elbe Group, GKN Bierfield e Dana (della cui filiera Sawam fa parte).
«Gli importanti investimenti realizzati nel 2008, per oltre 4,4 milioni di euro, con l’obiettivo di ammodernare stabilimento e linee produttive, recuperando efficienza ed innalzando ulteriormente gli standard qualitativi - spiega Giuliano Sossi , vicepresidente Sawam e amministratore unico di Sapes Spa e OG Srl – sono stati importanti perché, nonostante un 2009 per noi davvero tragico, ci hanno collocato in una logica di competitività che ci sta permettendo ora, grazie anche al sostegno della Provincia di Trento e di Trentino Sviluppo, che ringrazio per la sensibilità e la grande efficienza dimostrata, di rilanciare la produzione guardando al futuro con ottimismo».
«In questo primo semestre 2010 - anticipa Sossi - stiamo confermando le previsioni indicate nel Piano industriale, con una crescita di oltre il 50% del fatturato che a fine anno dovrebbe attestarsi attorno ai 20-25 milioni di euro. Abbiamo già ordini in portafoglio per 12 milioni e questo ci tranquillizza sul budget 2010. Stiamo inoltre lavorando sulle commesse del triennio 2011-2013, che prevedono l’inserimento di nuovi prodotti e di nuovi clienti, tra i quali siamo ad esempio in trattativa con Mercedes».
I pezzi meccanici che escono dagli stabilimenti Sapes e OG di Condino sono di elevata qualità. «Siamo gli unici in Europa – spiega Sossi - a produrre le aste per motori diesel di media e grossa dimensione con la tecnica dello stampaggio a freddo, che rispetto alla saldatura adottata ad esempio dai concorrenti giapponesi offre maggiori garanzie di qualità e durata (tecnicamente la saldatura è sempre considerata un potenziale difetto, ndr) e possono essere realizzate a costi competitivi, in quanto lo stampaggio a freddo si esaurisce in un unico ciclo produttivo».
Buone prospettive per il gruppo Sawam vengono anche dal mercato dell’auto, per il quale nel 2011 ci si attende un assestamento, e dal settore del movimento terra e automezzi pesanti, quindi industriale ed agricolo, per i quali si prevedono incrementi nel volume d’affari. Settori nei quali, grazie al proprio particolare perno fermo ruota, al cliente storico ZF Lemforder, Sapes ha affiancato recentemente nuovi clienti quali TRW e Tedrive (gruppo Ford).

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